Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

DOUBLE (part II)

Collettiva di Arte Contemporanea a cura di Carmelo Cipriani ART and ARS Gallery – Via Orsini, 10 – Galatina
venerdì 19 dicembre 2014 alle ore 19

“Otto artisti di provenienza e cultura diverse si raccolgono in un corale raffronto, in una meditazione collettiva benché sempre condotta individualmente e con propri mezzi espressivi.”

DOUBLE (Part II ), vernissage venerdì 19 dicembre alle ore 19.00 presso ART and ARS Gallery di Galatina.
Compositi ed eterogenei sono i modi di intendere la duplicità. Da Pontormo a Magritte, da Delvaux a Paolini, da Arcimboldi a Escher, fino a Warhol (per restare nelle arti figurative): molti sono gli artisti sedotti dal fascino del molteplice, dall’ambivalenza visiva o concettuale. Baluardo o chimera, protezione o inganno, specularità o contrapposizione, simmetria o complementarietà, il concetto del doppio racchiude in sé tematiche antipodali, trovando nella sua innata ambiguità l’origine di ogni sua fortuna iconografica. In un allestimento condiviso, otto artisti provano a raccontarlo, offrendone interpretazioni eteroclite, spesso inedite.
L’incipit della mostra è segnato da Massimiliano Manieri che, nella serata d’inaugurazione, presenta la “Panic room”, perspicace attualizzazione della nota performance di Josef Beuys “I like America and America likes me” del 1974.
Alla pura visività afferisce, invece, l’originale interpretazione di Jolanda Spagno, che da tempo ha eletto il doppio a tema cardine della sua ricerca. Caduta ogni elucubrazione mentale il doppio si materializza nell’improvvisato duo Paolo Loschi-Fabrizio Fontana. Due artisti differenti per formazione e provenienza ma complementari nelle ricerche, entrambi animati da un fare sardonico e demistificatorio. Il dualismo corpo- mente è, invece, alla base dei lavori di Nofeiss, pseudonimo artistico di per sé significativo, volto all’annullamento dell’identità ma non della soggettività. Nel suo lavoro l’operare artistico coincide con il segno, che si fa componente predominante di un linguaggio istintivo e gestuale. L’artista si libera da ogni implicazione per dedicarsi all’espressione pura, alle ricerche sugli accostamenti e sulle variazioni cromatiche. Nel suo lavoro il gesto vigoroso è impresso su un supporto vergine, facendosi testimone di una sensibilità incorrotta e di un autentico slancio vitale.
Il doppio si fa multiplo nelle fotografie di Massimo Pastore. Impegnato nello scandaglio individuale, l’artista si concentra sull’uomo e sulle sue molteplici espressioni e movenze. La figura umana, vestita o denudata, riprodotta eppur isolata nel rapporto tra postura fisica e alterazione psicologica, è esplorata in ogni sua attitudine sociale, dalla solitudine al ricercato dialogo.
Al mezzo fotografico si rivolge anche Sara De Carlo che, affiancando sfocature e parti definite, trasferisce il concetto del doppio sul piano della percezione pura.
Riflettendo sui concetti di alterità e sacrificio, Antonio Strafella propone una propria visione del doppio, trovato nel confronto tra sacro e profano, santità e fantascienza, antiche iconografie e prototipi contemporanei. Ciascuna opera è corredata di un QR code, chiave d’accesso a una dimensione sinestetica, in cui all’immagine fotografica si affiancano un video del supereroe e un riferimento audio all’icona religiosa. Santi e supereroi sono assimilati e confusi, fino ad apparire facce della stessa medaglia: i primi esseri reali assunti alla finzione collettiva, i secondi finzione divenuta realtà.

Attingendo ad un cross-over di esperienze, la mostra offre una visione sincretica del doppio, indagato ben oltre il luogo comune e l’identità statutaria. Una rassegna polimorfica nelle tecniche e nei risultati, capace di sondare, fuor da stereotipi e facili interpretazioni, un tema affascinante e complesso, certamente non nuovo in sede espositiva ma quasi sempre ricondotto alla mera duplicazione di figure e oggetti. Quello che si propone a Galatina è dunque un modo nuovo, di fatto unico, di pensare al doppio.

La mostra sarà aperta fino al 17 gennaio e visitabile tutti i giorni esclusi i festivi dalle 17 alle 20

Per info artgallery.rigliaco@virgilio.it 329.6872838

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