Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Forme e Colori in Movimento – Liliana Scocco Cilla

Alla Galleria d’Arte Contemporanea STUDIO C di via G. Campesio 39 si inaugura oggi, alle ore 18, la mostra personale di Liliana Scocco Cilla dal titolo “Forme e colori in movimento ”.
Nata a Pola, nell’Istria italiana, ma residente a Ravenna dall’età di undici anni, Liliana Scocco Cilla è ormai un’affezionata artista dello STUDIO C e quest’anno ritorna dopo aver partecipato con successo alla “Triennale di Roma 2017” presso le prestigiose sale del Vittoriano ed essere stata inclusa all’interno di un importante progetto per un ciclo di mostre a New York nel prossimo mese di dicembre.
Ritorna dopo aver pubblicato il “Manifesto del Digitismo”, documento di fondamentale importanza nella storia della sua evoluzione artistica non solo perchè la consacra Caposcuola riconosciuta del Movimento stesso, ma anche e soprattutto perchè in tale manifesto sono esposti i punti cardine, le motivazioni e le riflessioni che l’hanno spinta a fondare questa nuova Corrente pittorica ormai riconosciuta e apprezzata in tutto il territorio nazionale.
Il Digitismo è l’arte di dipingere solo ed esclusivamente con le dita, senza l’ausilio degli ormai noti e tradizionali strumenti quali spatole e pennelli; dipingere, cioè, entrando direttamente in contatto con la materia, i colori e il supporto senza avere la mediazione di alcun mezzo artificiale. Lo scopo è quello di dare vita ad un rapporto totale e diretto tra le forme create e la forza interiore dell’artista, di unire anima, corpo e mente al soggetto che si sta realizzando fino a diventare, con esso, una sola ed unica cosa. Ecco perchè l’espressione di Liliana Scocco Cilla, come più volte mi è capitato di sottolineare, è soprattutto arte di emozione e dunque immediata e spontanea, varia nell’ispirazione e nello stile, capace di dare vita ad opere dal carattere differente, che possono spaziare dal Figurativo all’Astratto per giungere fino all’Informale.
Eppure in questa mostra, o forse in questa fase della sua produzione, l’artista ravennate sembra aver ridotto al minimo ogni riferimento figurativo per concentrarsi quasi unicamente sull’espressione Informale, sul gesto libero e deciso, sul colore usato in libertà e steso a masse compatte che vengono poi addomesticate, incise e scavate dalle mani e dalle dita. E’, questa, la fase più importante del “nobile lavoro” in quanto l’artista, abbandonato ogni contatto con il mondo esterno, segue solo ed esclusivamente il filo delle sue pulsioni interiori, delle sue più intime e segrete emozioni e dei suoi sentimenti fino al raggiungimento dell’obiettivo e cioè dell’opera finita. Espressione libera e istintiva, quella di Liliana Scocco Cilla, e ancor di più nelle opere informali in quanto non imbrigliate da forme e confini, da elementi descrittivi e/o limiti spaziali. Così il colore diventa protagonista assoluto, si modifica, muta e si trasforma in continuazione fino a diventare poesia purissima. E ancora una volta è la natura che alimenta l’arte della nostra artista e proprio dalla natura Liliana trae continua ed inesauribile fonte d’ispirazione, ma anche di attenta e profonda riflessione quando le sue opere rivelano sottintesi e pacati simbolismi tutti legati alla vita e all’esistenza.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 5 ottobre.

lucianocarini


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Libero pensiero

1 Marzo 2024

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