Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Marka – territori di confine

Con Marka – territori di confine il neonato spazio milanese dedicato ai linguaggi contemporanei Other Size Gallery inaugura, dal 4 maggio al 15 settembre, la seconda tappa del suo percorso.
Dopo il riscontro positivo ottenuto dalla mostra di apertura dedicata a Christian Leperino e al suo centro per l’arte contemporanea SMAVVE di Napoli, sono le Marche e Casa Sponge, spazio in cui si mescolano progetti curatoriali e interventi d’artista sulle colline marchigiane, i protagonisti del nuovo appuntamento.
Otto i nomi selezionati da Maria Savarese, curatrice di Other Size, tra progetti interni ed esterni a Casa Sponge realizzati nell’ultimo anno e mezzo. Si inizia con Giovanni Gaggia, fondatore e direttore artistico di Casa Sponge, per proseguire con: Angelo Bellobono, Giulio Cassanelli, Roberto Coda Zabetta, Rocco Dubbini, Stefania Galegati Shines, Gianluigi Maria Masucci e Giuseppe Stampone. Completa e corona il progetto Mario Giacomelli del quale, grazie alla collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli – Rita Giacomelli, è esposta un’opera emblematica del ciclo Presa di coscienza sulla natura del 1976-80.

“Marka” prende spunto da Marche e accenna alle diverse terre di confine storiche che sono state incorporate originando il nome al plurale della regione.
La collettiva riunisce artisti che, pur nella diversità dei rispettivi linguaggi, si sono raccolti attorno a Casa Sponge condividendone la filosofia di luogo geograficamente periferico, ma al centro del dibattito intellettuale e facendosi a loro volta promotori di altri artist-run space, di format dedicati al dibattito sul ruolo dell’artista nella società, di progetti di rilevanza sociale. Una rete fortemente integrata, focalizzata sull’arte contemporanea, come se ne vedono poche in Italia.

Mario Giacomelli apre il percorso espositivo con la sua lettura ormai celebre delle Marche, con i suoi bianchi e neri, con i campi arati, le strade sterrate e le colline che sconfinano nell’astrazione. Angelo Bellobono e Stefania Galegati Shines portano la loro esperienza maturata rispettivamente sulle montagne dell’Atlante in Marocco e a Palermo. Insieme a Gaggia e Giuseppe Stampone partecipano al progetto “Transpolitica”: tavola rotonda itinerante che focalizza l’attenzione sul ruolo dell’artista oggi. Giulio Cassanelli è ospite di “Effetto Farfalla”, il format di Casa Sponge dedicato alla parola e fonda a Bologna con Alessandro Brighetti l’artist-run space FatStudio. Roberto Coda Zabetta apre il Consorzio Agrario di Loretello, da ottobre 2017 seconda sede di Sponge. Rocco Dubbini artista di origine marchigiane testimone della nascita di Casa Sponge, porta al suo interno progetti di grande rilevanza socio-politica come Mantra, opera nata dalla poesia Supplica a mia madre di Pier Paolo Pasolini.
La mostra si chiude con l’opera di Gianluigi Maria Masucci, impegnato nella realizzazione a Napoli di uno spazio di ricerca e condivisione che coinvolge artisti attivi sul territorio e all’estero, la cui ricerca sul flusso dell’acqua diventa l’emblema delle esperienze che nella collettiva vengono raccontate: un dialogo aperto e un futuro ancora possibile.

Con Marka, Maria Savarese conferma il suo intento programmatico dichiarato all’apertura dello spazio espositivo: quello di dare voce per questo primo anno – in uno spazio multidisciplinare dalla concezione innovativa come Workness, all’interno del quale si colloca Other Size – a realtà artistiche territoriali, talvolta anche periferiche, che si distinguono per la loro attività di ricerca e sperimentazione locale.

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