Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Renato Parzianello – L’Universo Collegato

Alla galleria d’arte contemporanea “Studio C” di via G. Campesio 39 si inaugura oggi, alle ore 18, la mostra personale di Renato Parzianello dal titolo “ L’Universo collegato” .
Nato a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, dove anche oggi vive e lavora, Renato Parzianello è un artista di ricerca seriamente impegnato a dare corpo e voce a colori, segni e materia che, nelle sue opere, acquistano valori e significati altamente simbolici, tutti legati alla vita e all’esistenza. Arte fortemente sentita, quella dell’artista veneto, vissuta giorno per giorno sulla propria pelle e sul proprio vissuto, come strada maestra per esternare emozioni e sentimenti e farsi, gradualmente, linguaggio artistico nuovo e contemporaneo. Interessante, e degno perciò di essere sottolineato, anche il suo percorso formativo che, anziché passare attraverso studi accademici più o meno prestigiosi, si è invece sviluppato in solitudine, con lo studio appassionato della Storia dell’Arte, la visita costante a musei e gallerie, la frequentazione di artisti di lunga esperienza e di buon mestiere. Una formazione, dunque, completamente autonoma e personale che lo ha difeso e preservato da influenze e condizionamenti culturali e ambientali e gli ha consentito di essere veramente libero, originale ed autentico. E di queste qualità e caratteristiche, oggi davvero rare a trovarsi, se ne sono accorti anche nomi importanti della critica nazionale che lo hanno voluto alla prestigiosa Triennale di Roma appena conclusa.
Artisticamente, Renato Parzianello nasce nei primi anni ottanta: prima con paesaggi morbidi e pastosi ispirati alla campagna veneta e poi con figure delicate ed evanescenti, appena delineate e suggerite, tendenti alla dissoluzione e alla scomposizione formale. Il nostro artista iniziava già a sentire il fascino delle Avanguardie Storiche, dell’Espressionismo lirico, dell’Astrattismo e, soprattutto, dell’Informale e tutta la sua espressione, d’ora in poi, si svilupperà in questo senso, seguendo proprio i filoni dell’Astrattismo e dell’Informale, con particolare riguardo per quest’ultimo. Un’espressione, quella di Renato Parzianello, che, per certi aspetti, trova importanti riferimenti in nomi come Alberto Burri, Emilio Vedova e Riccardo Licata, artisti anch’essi affascinati dalla materia, dal gesto libero e spontaneo, dal colore e dalla scrittura segnica. Così, dal 2006 in avanti, l’artista veneto abbandona il suo “mondo inciso”, tavole dipinte sulle quali letteralmente incideva solchi e traiettorie, per diventare solo ed esclusivamente pittore di materia, di colore, di gesto e di segno. Oggi le sue opere colpiscono l’osservatore per lo splendore cromatico e le scenografiche esplosioni, per l’immediatezza e la spontaneità dell’esecuzione, per la forza prorompente del gesto e del segno. Dal magma vulcanico delle sue creazioni materiche si dipartono crettature, squarci, ferite e traiettorie che si incontrano e si dividono, si biforcano, si arrestano e poi, nuovamente, ripartono. Sono i percorsi della vita, le strade del destino, i tracciati sconosciuti e imponderabili degli avvenimenti che, come fulmini, vengono ad abbattersi sulla normale quotidianità. Tutto, in Renato Parzianello, si muove e si agita sulla materia e sul colore perché la materia non è mai statica ed inerte, ma dinamica e attiva, in continuo divenire e trasformazione, proprio come lo scorrere inesorabile del tempo, i fatti imprevisti e imprevedibili che scuotono l’esistenza. Così nella sua pittura Astratto ed Informale riescono a convivere in modo assolutamente armonico ed equilibrato all’interno di una struttura spazio-temporale che racchiude vite, destini e percorsi, passato, presente e futuro in un divenire fluido, continuo e imprevedibile.
Arte come ragione di vita, dunque, come mezzo per ritrovare libertà e certezze, strumento per giungere fino in fondo alla nostra tessa essenza. E’ una mostra da non perdere!
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, terminerà il16 ottobre.
Orari. Feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì, giorno di chiusura.

Luciano Carini

lucianocarini


Numero Corrente

Libero pensiero

1 Marzo 2024

Rubriche

Occhio sul mondo

Uno sguardo sugli eventi internazionali

In Biennale

LA BIENNALE DI VENEZIA 2022 - I PROTAGONISTI