Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Watercolors

La mostra collettiva, a cura di Gaia Bertani, sarà inaugurata sabato 1 aprile alle ore 18.00 presso Spazio ART É, in Via Battaglione Toscano 1/b (Reggio Emilia).

In mostra una trentina di opere, tutti acquerelli su carta, sia di piccole che di grandi dimensioni, realizzati dagli artisti Fabio Adani, Guido Ferrari, Sara Giuberti, Arnaldo Negri, Maurizio Tangerini e Laura Zilocchi.

L’acquerello è, per chi lo sperimenta, una sfida unica. Proprio perché questa tecnica risulta essere molto più difficoltosa di quanto in realtà non sia, imparare a sfruttare i suoi risultati inaspettati è fondamentale. Qui, freschezza, delicatezza e luminosità la fanno da padrone, proprio grazie alla caratteristica trasparenza resa possibile dai pigmenti finemente macinati e diluiti in acqua.
Al contrario del pittore tradizionale l’approccio dell’acquerellista è l’opposto. In sostanza, invece di “costruire sopra”, egli lascia fuori.
Diffusosi ufficialmente in Inghilterra agli inizi del Settecento e in Italia a metà dell’Ottocento, l’acquerello era comunemente utilizzato come mezzo pittorico per eseguire bozzetti preparatori.
Albrecht Dürer , conosciuto come uno dei massimi esponenti della pittura rinascimentale tedesca, fu un grandissimo acquerellista, ma molti suoi acquerelli, che mettono in evidenza l’interesse di Dürer per le immagini della flora e della fauna, non erano affatto ideati come opere d’arte, bensì come materiale di studio da rielaborare ed inserire nei dipinti e nelle incisioni.
Oggi, l’acquerello, non è più un semplice medium per giungere infine all’opera definitiva, è esso stesso l’opera definitiva.
La gamma di soggetti raffigurati si è ampliata, non solo flora e fauna sono ritratte, ma volti, corpi umani, paesaggi naturali, paesaggi urbani, o semplicemente macchie, colature, fusioni e scorrimenti di colore creano l’opera per l’opera.

La mostra sarà visitabile dal 1 al 30 aprile 2017 con i seguenti orari: 09.00 / 19.00, chiuso il mercoledì. Ingresso libero.
Per informazioni: cell. 346 9428813, spazioart_e@libero.it, www.facebook.com/spazioartereggioemilia

Fabio Adani è verso una “depurazione” dell’immagine e dello sguardo, leggero e profondo allo stesso tempo. Il medium prevalente diventa in modo naturale l’acquerello che consente un’evanescenza ed una introspezione maggiore del vissuto e un’indagine particolare del mondo circostante, ma soprattutto della realtà interiore di ciascuno, in una maniera unica, totalmente nuova ed evocativa, verso una dimensione “neometafisica” e “neoromantica” dell’esistenza.

Guido Ferrari si dedica a matita e carboncino da sempre, e da alcuni anni anche all’acquerello nell’intento di cogliere quasi istantaneamente impressioni di luce e colore, reinterpretate dall’emozione del momento.
Predilige il paesaggio, ma con visione “surrazionale” dell’esistenza di oggi, ineluttabilmente tecnologicizzata.

Sara Giuberti condotta da una forte esigenza di immediatezza espressiva, é giunta a privilegiare l’acquerello, dove ai procedimenti di sovrapposizione e impasto si sostituisce la velatura trasparente e luminosa. “Lavora bagnando abbondantemente il supporto cartaceo e lasciando i colori liberi, almeno apparentemente, di vagare sulla superficie screziata del foglio. Il risultato finale non è mai una composizione astratta, ma un paesaggio fatto di elementi ben riconoscibili, anche se generati con procedimenti vicini a quelli della pittura informale”.

Arnaldo Negri descrive i corpi di donne con la freschezza e la velocità dell’acquerello. “Il suo rispetto ed il suo amore per la donna gli consente di coglierla nelle sue diverse età, donandole una purezza mai banale, o una dolcezza che non scivola mai nella retorica del sentimento, o un erotismo che non si vela mai di scandalo…”

Maurizio Tangerini rappresenta vedute luminose e tonali, città e luoghi del suo contemporaneo. Luce e colore sono le sue espressioni più evidenti, strumenti per la ricerca di una dimensione mentale dove lo scopo principale è il raggiungimento di una dimensione e uno stato d’animo che lo scorrere frenetico del nostro quotidiano ci ha fatto trascurare.

Laura Zilocchi dopo aver sperimentato la pittura su vari supporti, sceglie finalmente di esprimersi sulla carta, che le consente una maggiore libertà espressiva e le permette di giocare, con l’ausilio di acqua e pigmenti, ricavando particolari effetti di luce e di colore. Ed è proprio la carta che le suggerisce ciò che dovrà essere fatto, spesso composizioni di atmosfere rarefatte, spesso guazzi di colore.

gaiabertani


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